VIAREGGIO. Anche Giacomo Puccini e le maschere del Carnevale di Viareggio nella settimana di Coldiretti all’Expo di Milano. C’è stato spazio per la musica e la magia della cartapesta più famosa d’Italia all’interno del padiglione Coldiretti nell’ambito delle iniziative dedicate all’agroalimentare alla provincia di Lucca. Cibo e cultura, tradizioni ed intrattenimento per esaltare l’incredibile paniere di specialità alimentari ai vertici regionali con 80 bandiere delgusto censite ma anche per raccontare, attraverso l’esperienza degli agricoltori, l’accoglienza di un territorio che dal mare alla montagna, dalla Versilia alla Garfagnana più estrema, è ricco di agricoltura. “E’ stata – commenta Cristiano Genovali, Presidente Provinciale Coldiretti che ha guidato la partecipazione – una bellissima esperienza che non finisce però qui. Torneremo anche a settembre all’Expo, ancora una volta da protagonisti, portando con noi tutto il meglio del territorio che raccontiamo”.

A Milano hanno sfilato, nell’arco di tutta la settimana, i principali tesori del nostro paniere, dai salumi della Garfagnana ai vini del Montecarlo Doc, Colline Lucchesi e della Garfagnana con l’azienda Bravi passando per i piatti della tradizione, come i tordelli finiti al centro di una sfida internazionale fino alla palamita di Barche in Cielo, alle marmellate dell’azienda Guido Favilla, al magnifico kit dei funghi fai da te e ai prodotti con i peperoncini ed i fiori eduli dell’azienda floricola Carmazzi. Ed ancora gli immancabili formaggi. Due – formaggio caprino e pecorino della Garfagnana e delle Colline Lucchesi – dei 35 a livello regionale quelli ottenuti secondo metodi mantenuti inalterati nel tempo da generazioni che rischiano di sparire per effetto del via libera alla polvere nel latte e che Coldiretti difenderà con tutte le azioni, anche con una petizione lanciata in occasione dell’Expo e proprio nella settimana della provincia di Lucca. L’obiettivo della raccolta firme di Coldiretti è chiedere al Governo e al Parlamento italiano di bloccare il tentativo di autorizzare la produzione di formaggi con la polvere al posto del latte fresco, che nella nostra regionerischia di colpire un grande patrimonio di eccellenze regionali. La petizione potrà essere firmata nei mercati di Campagna Amica, ma anche online, sulla piattaforma Change.org, già utilizzata per la petizione Unesco sull’arte della pizza. Il link per firmare la petizione si può trovare sui profili ufficiali: facebook.com/coldiretti.campania e twitter.com/ColdirettiC. Le firme serviranno per difendere la legge n.138 dell’11 aprile del 1974 che da oltre 40 anni garantisce all’Italia primati a livello internazionale nella produzione casearia anche grazie al divieto all’utilizzo della polvere al posto del latte. Il superamento di questa norma provocherebbe l’abbassamento della qualità, l’omologazione dei sapori, un maggior rischio di frodi e la perdita di quella distintività che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura ai formaggi, yogurt e latticini Made in Italy. “Noi – prosegue Maurizio Fantini, Direttore Provinciale Coldiretti – ci opporremo al tentativo delle lobby di obbligare ad usare latte in polvere al posto del latte. Il formaggio si fa, da che mondo è mondo, con il latte”. Dopo la mobilitazione nazionale promossa dalla Coldiretti negli scorsi giorni la Commissione europea ha accordato una proroga fino al 29 settembre 2015 sulla richiesta all’Italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale.

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ultimo aggiornamento: 23-07-2015


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